Efferati ed enigmatici eppure dotati di un fascino morboso, i serial killer rappresentano uno dei simboli più forti della cultura di massa. Persone malate ma sempre in bilico tra follia e genio, uccidono seguendo un modus operandi peculiare e spinte spesso da un piano preciso e chiaro nella loro mente. Che si tratti di personaggi inventati come Hannibal, miti tra realtà e fantasia come Jack Lo Squartatore o criminali in carne e ossa come Jeffrey Dahmer, i serial killer vivono in una delle pagine più oscure della storia dell’umanità. Vediamo quali sono i più famosi e crudeli di sempre.
Il Killer dello Zodiaco: uno dei serial killer più geniali della storia, tanto che ancora oggi la sua identità rimane sconosciuta. Ha terrorizzato la California per dieci mesi sul finire degli anni ’60 del secolo scorso, tenendo in scacco la polizia di San Francisco e i reporter investigativi con una serie di lettere contenenti crittogrammi o messaggi cifrati (tre dei quali ancora senza soluzione). Le vittime accertate sono cinque, ma decine di altri omicidi irrisolti potrebbero essere stati opera sua. Nel 2007 David Fincher ha dedicato al caso un thriller intitolato appunto Zodiac.

Ted Bundy: meglio conosciuto come il killer delle studentesse, ha ucciso un numero imprecisato di ragazze (si parla di una cifra tra le 30 e le 50) in un periodo di tempo che va da fine anni ’60 a fine anni ’70. Gentile e con un viso angelico, di solito adescava le sue vittime nei pressi di scuole o università, invitandole con una scusa a salire sul suo maggiolino bianco, diventato tristemente famoso. Portata in un luogo isolato, veniva quindi picchiata e uccisa, e spesso stuprata dopo la morte. Catturato nel 1979 dopo varie evasioni, è stato giustiziato nel 1989 sulla sedia elettrica, riconosciuto colpevole di 36 omicidi.

Jeffrey Dahmer: il cannibale di Milwaukee, indiretta ispirazione per il personaggio di Hannibal The Cannibal. Ha seminato il terrore per gli Stati Uniti lungo tutti gli anni ’80: adescava le sue vittime nei locali per omosessuali e le portava a casa fingendosi un fotografo in cerca di modelli. Poi li narcotizzava, strangolava e faceva il corpo a pezzi con una sega, il tutto immortalato dalla sua macchina fotografica. In seguito si è scoperto che realizzava anche folli esperimenti sulle vittime stordite, trapanando la testa con lo scopo di zombie al suo servizio. Condannato nel 1992 a un totale di quasi mille anni di detenzione, è stato ucciso nel ’94 da Christopher Scarver, un detenuto sofferente di schizofrenia.
John Wayne Gacy: gli anni ’70 negli Stati Uniti erano un periodo florido per i serial killer. Gacy operava nella zona dell’Iowa ed è passato alla storia come il killer clown perché aveva lavorato come pagliaccio durante le feste dei bambini con il nome Pogo il Clown. Nella sua ‘carriera’ criminale ha rapito, torturato e ucciso 33 vittime, tutti maschi. Ecco perché la sua follia è stata spesso addebitata all’omosessualità repressa visto che, secondo quelli che lo conoscevano, era un uomo socievole e marito amorevole. I corpi della vittime sono stati ritrovati sepolti sotto la sua abitazione e lui nel 1980 è stato condannato a morte e giustiziato tramite iniezione letale.
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